Utilisateur:Baibs/Bac à sable3

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Brunate (Brünàa in dialetto comasco[1], pronuncia fonetica IPA: /bryˈnaa/), è un comune italiano di 1.794 abitanti[2] della provincia di Como in Lombardia. Il paese è noto soprattutto per la presenza di numerose ville in stile eclettico e liberty, per la presenza di una funicolare che la collega alla città di Como e per i numerosi punti panoramici da cui si può vedere l'intero arco alpino occidentale, la Pianura Padana e gli Appennini. Per quest'ultima caratteristica, Brunate è nota come il "Balcone sulle Alpi".

« Su questo monte ebbe ospitale ricovero contro l'ira ingiusta del marito Santa Guglielma.
Qui visse e fece transito al Cielo la B. Maddalena Albrici. Ci dimorarono il B. Antonio da S. Germano e S. Bernardino da Siena.
L'umile Brunate fu detto Terra di Santi
 »

— Lapide posta sulla facciata nord della chiesa di Sant'Andrea Apostolo

Géographie[modifier | modifier le code]

Localisation[modifier | modifier le code]

La commune de Brunate se trouve dans les Préalpes lombardes, au sud-ouest du Triangolo Lariano et à l'est de Côme, à une altitude comprise entre 562 m et 1 027 m par rapport au niveau de la mer. Le village lui est situé à une hauteur de 715 m, il est accroché sur le versant sud au mont Tre Croce (Trois Croix) et situé pratiquement à sa cime. Le sol sur lequel est construit Brunate est de nature calcaire, mais la présence de moraines glaciaires le rend très fertile.[3].
Un peu plus bas dans le village il y a un petit plateau appelé Piani di Brunate, il est lié à la commune par une route étroite et tortueuse inaugurée le 15 juin 1935.[4].

La commune est recouverte de différentes espèces d'arbres parmi les plus nombreux, il y a des érables, des frênes, des pins, des bouleaux, des acacias, des chênes, des châtaigners et des hêtres[5].
Les cours d'eau sont pratiquement inexistants, souvent ils sont réduits à un filet d'eau n'atteignant jamais un fort débit même en période de pluie. Par contre il y a beaucoup de sources, la plus connue est la "Fonte Pissarottino", située au fond la rue qui porte son nom et à proximité de l'une des principales vues panoramiques du village.

Climat[modifier | modifier le code]

Le climat de Brunate est typique de celui de la montagne. Les étés sont frais et venteux, les températures ne dépassent que rarement les 25 degrés à l'ombre. Ceci attirent les touristes à la recherche du frais en effet Côme se trouve à seulement 7 minutes en funiculaire. Les hivers sont par contre rigoureux et la neige est très fréquente (jusqu'à 50 cm dans le village et 1,50 mètre dans la commune) ; malgré tout, grâce au funiculaire (Côme - Brunate) qui fonctionne toute l'année même en cas de neige, le village n'est jamais isolé.
Le funiculaire a été inauguré en 1894 et il a permis un développement du tourisme, au début du 20ème siècle, Brunate est devenue pour les riches milanais la station balnéaire la plus en vogue. Le funiculaire relie Brunate à Côme en 7 minutes et sur une pente à 55.

Storia[modifier | modifier le code]

En juin 1895, lors de la construction d'une cave en plein centre historique puis en février 1909 durant la construction d'une villa dans la rue Pissarottino, on a retrouvé des objets qui peuvent faire penser qu'il y avait à la fin du 5 ème siècle avant jésus christ une tribu celte qui vivait à Brunate[6][7][8].
Con la colonizzazione della convalle comasca da parte dei Romani, Brunate cominciò a seguire le stesse sorti di Como. Nella seconda metà del XII secolo Brunate riuscì a costituirsi quale Libero Comune, ma già nel 1240 ritornò sotto la giurisdizione di Como, entrando nella circoscrizione cittadina di "Porta Sala"[9].
Punto di svolta per il piccolo borgo di Brunate fu la fondazione, nel 1340, del monastero di Sant'Andrea. Da questo momento, Brunate si configura come un luogo di isolamento religioso, dovuto alla difficoltà di accesso al paese. Difficoltà che dura fino al 1817, quando viene costruita una mulattiera, che collega direttamente il paese a Como (cosiddetto Sentierone per Como, che passa per l'ex monastero di San Donato e finisce a Como in via T. Grossi). Molto più tardi si aggiunsero le due strette e tortuose strade carrozzabili (una da Como ed una da Tavernerio), le quali sono tuttora usate per accedere al paese[10].

Da piccolo insediamento rurale medievale, Brunate diventa, a cavallo tra Ottocento e Novecento, una famosa meta per le famiglie benestanti milanesi, raggiungendo il suo massimo splendore, simboleggiato dalla costruzione di un casinò, che verrà chiuso dopo la seconda guerra mondiale cedendo la licenza a Campione d'Italia.

Il flusso turistico verso Brunate, nonché l'arrivo in paese dell'alta borghesia milanese, venne reso possibile anche grazie alla costruzione della linea ferroviaria Milano-Grandate, ultimata nel 1896 (opera delle Ferrovie Nord Milano, fondate nel 1874), che si congiungeva al tratto Camerlata-Como già realizzato nel 1875. Alle ferrovie bisogna aggiungere l'apertura della Funicolare Como-Brunate nel 1894 e l'inaugurazione del primo tram a Como nel 1899, in occasione del centenario della pila di Volta.

Questo afflusso turistico continuò fino alla Seconda guerra mondiale, quando il paese, protetto contro possibili bombardamenti dalla vicinanza alla Svizzera, divenne meta di molti sfollati. Inoltre, il 1º agosto 1943, Brunate perse la sua autonomia, diventando frazione di Como; ritornò Comune nel luglio 1947[11], a seguito di una petizione popolare[10][12].

A partire dal secondo Dopoguerra Brunate cominciò a vivere una fase di declino per quanto riguardava la sua peculiarità principale, vale a dire quella di essere una rinomata località turistica; infatti, come si vedrà anche nella sezione "Turismo", gli alberghi di Brunate hanno quasi tutti cessato l'attività, in quanto da località di villeggiatura "d'élite" è diventato più un luogo da turismo di massa stile "mordi e fuggi", che si limita alla visita del centro storico, del Faro Voltiano e dei panorami.

Il nome di Brunate è tornato recentemente alla ribalta nazionale con l'emissione, da parte del Sindaco, di un'ordinanza entrata in vigore il 1º marzo 2008[13] che vieta l'accesso sul territorio comunale dalle 7 alle 20 delle autovetture più larghe di 184 cm e con ruote dal diametro superiore ai 730 millimetri. Questa ordinanza, contestata da commercianti, albergatori e possessori di fuoristrada e monovolume, mira ad escludere l'accesso a Brunate per i mezzi troppo ingombranti, causa la larghezza molto ridotta delle strade brunatesi; tant'è che anche oggi, data anche la scarsità di parcheggi, il mezzo di trasporto più consigliato per accedere al "Balcone sulle Alpi" è ancora senza dubbio la Funicolare.

Étymologie[modifier | modifier le code]

Les origines étymologiques de "Brunate" sont très incertaines [14]; il existe différentes hypothèses :

  • pour certains, Brunate dérive de Prunear, qui signifie "pays né entre les prunes"
  • pour d'autres Brunate viendrait d'une parole celte Brunear, qui signifie "mont à l'est"[15]
  • selon une autre théorie, Brunate pourrait dériver de l'allemand Brunnen, c'est-à-dire "source" ; peut-être par rapport au fait que de nombreuses sources coulent dans la commune (entre autre la "Fonte Pissarottino" citée plus haut).

Symbole[modifier | modifier le code]

Stemma[modifier | modifier le code]

Lo stemma di Brunate,[16] approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 29 gennaio 1969, è stato concesso ufficialmente con decreto del Presidente della Repubblica del 19 febbraio 1970[17]. Esso è costituito da uno Scudo sannitico, sormontato da una corona turrita ricompreso in un serto di alloro e di quercia. È ripartito obliquamente da sinistra a destra in due parti da una fascia azzurra, leggermente curvata verso destra, in cui vi sono contenute tre stelle d'argento a sette punte; la parte in alto a destra è rossa con un Sole antropomorfo d'oro a 16 raggi; la parte in basso a sinistra è di colore argento e vi sono raffigurate tre montagne verdi (quella centrale è il Monte Tre Croci) ed il lago alle loro pendici[18]. L'associazione di questo stemma al Comune di Brunate risale alla fine de XIX secolo, quando l'allora Sindaco Antonio Monti trovò nell'archivio di famiglia uno stemma molto simile a quello attuale con sotto riportata la scritta "Brunate", probabilmente opera dello storico Maurizio Monti. Dai primi del Novecento esso fece la sua comparsa sui timbri, sui sigilli e sulla carta intestata del Comune, subendo negli anni piccole modifiche, fino alla sua ufficializzazione avvenuta nel 1973. A partire dal 1990 sui timbri e sulla carta intestata del Comune appare una variante dello stemma ufficiale – che rimane sempre tale – in bicromia bianco-nera ed a forma di goccia rovesciata.

Gonfanon à finir[modifier | modifier le code]

Le gonfanon[16] de la commune de Brunate a été approuvé après délibération par le conseil communal et autorisé par décret par le Président de la République avec les mêmes actes que le blason ; il est constitué d'une drap découpé transversalement en deux partie : la partie haute à droite est blanche, alors que la partie en bas à gauche est rouge. Au centre il y a le blason de la ville et au-dessus écrit en lettre d'argent "Comune di Brunate" (commune de Brunate)Erreur de référence : Balise fermante </ref> manquante pour la balise <ref>.

Monuments et lieux intéressants[modifier | modifier le code]

Architecture religieuse[modifier | modifier le code]

Sant'Andrea Apostolo

Saint apôtre André[modifier | modifier le code]

L'église paroissiale de Brunate est dédiée à saint apôtre André et elle se trouve sur le place de l'église.
Les premières archives qui mentionnent cette église datent du 14 ème siècle y figure aussi un monastère qui était annexé mais il a été depuis démoli, l'église a aussi connu des agrandissements en 1914 [19][20] et en 1927 (ce qui explique les deux façades)[20], à l'intérieur il y a des fresques de la famille Recchi (famille de peintres comasques) réalisées à la fin du 17 ème siècle ; dans la voûte il y a des représentations de Saint André et de Saint Maurice, alors que l'on peut admirer dans les médaillons Saint Ignace, l'archange Michel, Saint Barthélemy et sainte Madeleine Albrici[21].

À l'intérieur de l'église, dans une niche sur le côté droit, il y a un autel dédié à Madeleine Albrici (1390-1465), sous celui-ci il y a les réliques de la sainte. Abbesse de l'ancien monastère fut béatifiée le 1 décembre 1907 par le pape Pie X[22].

Autres lieux religieux[modifier | modifier le code]

  • La petite église de Notre-Dame du Saint-Rosaire de Pompéi, dans le centre historique, au croisement de la rue P. et M. Monti et de la rue A. Manzoni.
  • L'église du Sacré-Cœur de Jésus, situé dans le lieu dit Piani di Brunate et à côté d'un petit campanile (via ai Piani), l'église est en campagne.
  • L'église de saint Maurice, situé dans le lieu dit qui porte le même nom, via Scalini. L'église dévoile sur la façade une fresque représentant saint Maurice.
  • Le sanctuaire de Sainte Rita, dans le lieu dit CAO (Club Alpino Operaio) rue alle Colme.

Architecture Civile[modifier | modifier le code]

Centre Historique
Ruelle M. Monti

Centre historique[modifier | modifier le code]

Le centre historique de Brunate est fait de ruelles en escaliers qui grimpent sur les pentes et qui coupent transversalement la rue P. et M. Monti, rue principale du centre.
Dans le centre sont aussi présent d'anciens édifices, portails en pierre et différentes cours : les principales cours sont la Corte del Castello (la cour du château)[23], un des lieux les plus anciens de Brunate, et la Corte degli Ebrei (la cour des hébreux), elle remonte au 14 siècle[24].
À la sortie de la Corte degli Ebrei, sur une petite place il y a la Cappelletta, petite église dédiée à Notre-Dame du Saint-Rosaire de Pompéi.

Phare Voltiano

Phare Voltiano[modifier | modifier le code]

Le Phare Voltiano est une tour octogonale de 29 mètres de haut, construite en 1927 sur la cime du Monte Tre Croci (dans le lieu dit San Maurizio), elle fut érigée pour le 100 éme anniversaire de la mort de Alessandro Volta. Dans la voûte centrale, il y a un buste du physicien (il est représenté à un âge avancé), c'est un don de la poste et des télécommunications italiennes. Le phare fut inauguré le 8 septembre 1927 en présence du ministre des communication Costanzo Ciano. Le phare fut projeté par l'ingénieur Gabriele Giussani, à l'intérieur il y a un escalier en colimaçon de 143 marches, il permet de rejoindre deux balcons circulaires : le premier est au-dessus de la porte d'éntrée, le deuxième à l'extérieur de la lanterne ; de ces deux points il est possible de voir l'ouest des Alpes jusqu'au Mont Rose[25]. Le phare, de l'aube et jusqu'au coucher de soleil, émet alternativement une lumière verte, blanche et rouge.

Les Villas[modifier | modifier le code]

Dans la commune, il y a beaucoup de villas[26] de style éclectique et art nouveau est sont présentes sur l'ensemble de la commune et sont entourées de magnifiques parcs, aujourd'hui malheureusement elles ne sont plus autant fréquentées mais témoignent malgré tout d'une époque heureuse. Elles se trouvent pour la plupart le long des rues : Pissarottino, Roma, A. Pirotta e G. Scalini.
Les villas suivantes sont les plus intéressantes d'une point de vue architectural.

Style éclectique[modifier | modifier le code]
  • Villa Duca (via Roma): construite en 1906, elle se distingue par une petite tour octogonale ; les cadres des fenêtres et des entrées sont de style art nouveau ;
  • Villa Calderini (via Roma): érigée entre les années 10 et 20, elle possède une grande variété d'éléments stylistiques (éléments médiévaux, du 16 siècle, 18 siècle, égyptiens et mésopotamiens) ;
  • Villa Dolara (via A. Pirotta): achevée en août 1896, elle reprend mes motifs ds châteaux médiévaux ;
  • Villa Giussani (via A. Pirotta): bâtie entre 1901 et 1904, elle possède des éléments maniéristes et de style art nouveau ;
  • Villa Ancona-Capè (via Pissarottino): projetée dans les années 1910-1911 par l'architecte comasque Federico Frigerio, elle se trouve au centre de l'un des plus grands jardins privés de Brunate ; durant l'excavation de cette villa les ouvriers ont retrouvé une urne cinéraire et d'autres objets celtiques[27] ;
  • Villa Marchello (via Roma): terminée en 1920 dans un style néorenaissance, avec un beau jardin à l'italienne du même style que la villa, c’est probablement l'œuvre de l'ingénieur Giussani ;
  • Villa Ghezzi (via Pissarottino) : elle date des années 10, elle renferme au centre une petite tour belvédère et dans le jardin il y a un faux puits en fer forgé ;
  • Villa Augusta (via Pissarottino): réalisée en 1902, elle possède deux corps qui forment un "L" ;
  • Villa Camponovo (via per Como): construite en 1944, il y a dans cette villa deux petites absides, une petite tour et un grand escalier extérieur ;
  • Villa La Baita (via G. Scalini): achevée en 1920 sur un projet de l'architecte comasque Federico Frigerio, elle a été réalisée sur un style néo médiéval ;
  • Villa Antonelli (via G. Scalini): érigée en 1902 et 1906, elle possède une petite tour et elle est recouverte de briques rouges ;
  • Villa Montanara (via Varesello): reconstruite en 1894 à partir d'un bâtiment existant, elle reprend le style chalet du nord ;
  • Castello dei Piani ("Château des étages" dans la via ai Piani): bâtie en 1922, cette ville est appelée château car elle reprend les formes des châteaux lombards.
Style art nouveau[modifier | modifier le code]
  • Villa Pirotta (via A. Pirotta): projetée en 1902 par l'architecte comasque Federico Frigerio et construite immédiatement après, c'est la plus majestueuse des villas de Brunate, elle est même considérée comme un "petit Versailles". Elle est aujourd'hui habitée par les descendants du chimiste Alberto Bonacossa ;
  • Villa Giuliani (via Roma): elle remonte à la seconde partie de l'art nouveau et elle est la propriété de la famille fondatrice la société pharmaceutique du même nom (Giuliani farmaceutici), elle possède différents éléments de style art nouveau : riche ornements en béton, fer forgé, verre, céramique et des peintures sur les façades ; aujourd'hui c'est le siège local de l'"Associazione Nazionale Alpini" (Association Nationale Alpine) et est utilisée pour des évènements (expositions, cérémonie, réceptions, etc.) ; près de la station du funiculaire il y a les "Trois Fontaines", un fait main rationaliste des années 30 avec un bas-relief grotesque. À l'origine il y avait deux colonnes terminées par les têtes de Mussolini et de Victor-Emmanuel III, elles ont été éliminées après la Seconde Guerre mondiale ;
  • Villa Orlandi (via Pissarottino): construite durant la fin de l'art nouveau, elle a des décorations et sgraffites différents sur chaque côté ;
  • Villa Marinoni (via Pissarottino): bâtie à la fin des années 10, c'est une villa étroite sur trois étages ;
  • Villa Farneti (via G. Scalini): érigée après la Première Guerre mondiale, elle possède une tour panoramique carrée ;
  • Chalet Sonzogno (via Nidrino): construit en bois. La petite villa est un préfabriqué canadien réalisé pour l'exposition internationale d'art décoratif moderne en 1902 puis en 1904, le journal "Il secolo" de Edoardo Sonzogno propose à ses abonnés un jeu concours où le 3 ème lot sera cette petite villa.

Autre[modifier | modifier le code]

Vue du lac de Côme depuis le phare de Brunate

Panoramas[modifier | modifier le code]

Brunate est surtout fréquentée par les touristes pour ses magnifiques panoramas, Brunate est d'ailleurs grâce à eux appelée "il Balcone sulle Alpi" (le balcon sur les Alpes).
Durant les jours les plus limpides, il est possible de voir les Alpes occidentales (et en particulier le Mont Rose, la Plaine du Pô et les Apennins.
Les meilleurs panoramas sont au fond de la rue Pissarottino, sur le Piz belvédère (au croisement avec la rue A. Pirotta), sur la place A. Bonacossa et sur le phare Voltiano.

Società[modifier | modifier le code]

Evoluzione demografica[modifier | modifier le code]

Habitants recensés

La population de Brunate a connu après la guerre une forte augmentation de sa population. Deux facteurs principaux ont contribué à ce fort accroissement d'habitants (+ 117,46% entre 1936 et 1951 soit en 15 ans) : premièrement une croissance impressionnante des naissances par rapport à l'avant-guerre[28], deuxièmement une progression de l'immigration venant du sud de l'Italie, à la recherche de travail (à cette époque à Brunate il n'en manquait pas)[29].

D'après le recensement de 2011, on peut constater qu'après une longue phase de stabilisation de la population celle-ci est de nouveau en augmentation

Dal censimento del 2001 al 2011 la popolazione residente a Brunate, dopo una lunga fase di stallo, ha ripreso a crescere, tanto che all'ultima rilevazione statistica annuale (riferita al 31 dicembre 2011) il Comune conta 1.794 abitanti (+ 64 rispetto al citato censimento). Un fatto decisamente insolito per un Comune montano qual è Brunate, ma che è dovuto principalmente alla sua posizione strategica rispetto a Como, città raggiungibile in soli sette minuti di Funicolare: in pratica, alla pari di altri paesi della cintura comasca come Grandate, Lipomo, Montano Lucino, Cernobbio, Maslianico e San Fermo della Battaglia, Brunate è diventato un sobborgo del capoluogo lariano.
L'incremento degli ultimi anni è dovuto all'immigrazione di persone provenienti dall'estero, in particolare da Romania, Turchia, El Salvador, Ucraina e Marocco, che trovano per lo più impiego presso le relativamente numerose imprese edili artigiane presenti sul territorio comunale oppure presso le ville brunatesi in qualità di domestici.

=== Etnie ===
Al [[31 dicembre]] [[2010]] Brunate conta 162 stranieri residenti (il 9% della popolazione), di cui 116 provenienti da Paesi non appartenenti all'[[Unione europea]]. Le comunità nazionali più numerose sono le seguenti<ref>Fonte: Ufficio Anagrafe</ref>:

{| class="wikitable sortable" style="text-align:right; font-size:95%;"
! Pos. !! Cittadinanza !! Popolazione
|-
| 1 || align=left| {{Bandiera|Marocco|nome}} || 23
|-
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|-
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|-
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|-
| 5 || align=left| {{Bandiera|Ucraina|nome}} || 12
|-
| 6 || align=left| {{Bandiera|Albania|nome}} || 11
|-
|}

=== Lingue e dialetti ===
<pre>{{Vedi anche|Dialetto comasco}}

Oltre alla lingua italiana, a Brunate è utilizzato il locale dialetto comasco, una variante della lingua lombarda. Come tutti i dialetti lombardi occidentali, anche il comasco è sostanzialmente una lingua romanza derivata dal latino[30].

Cultura[modifier | modifier le code]

Istruzione[modifier | modifier le code]

Biblioteche[modifier | modifier le code]

A Brunate esiste una biblioteca comunale. Dapprima la sua sede era al piano interrato del Municipio. Poi, il 28 ottobre 2006, è stata inaugurata la nuova sede, presso l'ex Albergo Volta, non lontano dalla stazione della funicolare.
La nuova biblioteca, distribuita su tre piani, ha anche un annesso auditorium da 80 posti utilizzato per concerti, conferenze ed altri eventi di carattere culturale.
Dal 2002 la biblioteca di Brunate fa parte del Sistema Bibliotecario Intercomunale di Como[31].

Scuole[modifier | modifier le code]

Sul territorio di Brunate sono presenti le seguenti tipologie di scuole:

  • un micronido, gestito da privati ma convenzionato con il Comune[32], destinato ai bambini di età compresa tra i 12 ed i 36 mesi
  • una scuola dell'infanzia, dedicata ad Eleonora Pedraglio, gestita da un'associazione privata ma anch'essa convenzionata con il Comune[33]
  • una scuola primaria statale, intitolata all'ex Sindaco Gabriele Giussani

Visto che la normativa italiana prevede l'obbligo scolastico per tutti i ragazzi fino ai sedici anni e siccome Brunate può garantire nelle strutture presenti sul suo territorio la frequenza solo fino alla scuola primaria, l'Amministrazione Comunale interviene ogni anno in favore degli studenti delle scuole secondarie di primo grado e dei primi due anni delle scuole secondarie di secondo grado, pagando per ciascuno di essi la metà dell'abbonamento mensile della funicolare, unico mezzo di trasporto pubblico che unisce Brunate al capoluogo lariano[34].

Personalità legate a Brunate[modifier | modifier le code]

Eventi[modifier | modifier le code]

Brunate è interessata, soprattutto in estate, da diverse manifestazioni a carattere culturale (conferenze, letture, concerti, proiezioni), che si svolgono in prevalenza nell'auditorium della nuova Biblioteca Comunale. Altre manifestazioni musicali hanno luogo nei giardini delle ville presenti sul territorio e nel centro storico.
Brunate era rinomata per la "Festa del Narciso", un tempo fiore tipico dei prati brunatesi, che si teneva nel mese di maggio; organizzata per la prima volta nel 1936, divenne nel 1966 "Brunate in fiore" e dal 1967 "Armonie fiorite". L'ultima edizione si tenne nel 1973[41]. Dal 1996 al 2008 si è invece tenuta la rassegna "Appuntamenti Musicali", che consisteva in concerti eseguiti nelle ville brunatesi[42]
Ulteriori eventi di rilievo sono:

  • il torneo di calcio dei rioni (Castello, Doss, Laghetto e Nidrino), che si svolge nella prima metà di luglio presso il centro sportivo del Nidrino
  • la festa di San Maurizio, secondo patrono del Paese; è una tipica sagra paesana organizzata dalla locale sede dell'Associazione Nazionale Alpini che si tiene ogni anno alla terza domenica di settembre nell'omonima località, animata da pranzo all'aperto, giochi e gare sportive
  • la festa in onore del patrono Sant'Andrea Apostolo, che si svolge il 30 novembre. Il giorno precedente viene effettuata una fiaccolata che ha inizio in un paese - differente anno per anno - avente Sant'Andrea Apostolo come santo protettore e che termina alla Chiesa parrocchiale[43]. Sui davanzali delle case che si affacciano sulle vie interessate da questa fiaccolata vengono accesi dei lumini, che rendono ancora più suggestivo il percorso. Nel giorno di commemorazione del Santo si organizzano manifestazioni, una fiera di merci di vario genere ed un'esposizione di prodotti tipici locali.

Geografia antropica[modifier | modifier le code]

Il vero e proprio paese di Brunate si identifica con il centro storico, sviluppatosi ai piedi del vecchio monastero di Sant'Andrea, di cui oggi è rimasta la sola chiesa, pesantemente rimaneggiata esternamente nei primi anni del XX secolo[20].

Frazioni[modifier | modifier le code]

Nel territorio comunale di Brunate esistono anche altri nuclei abitati:

  • San Maurizio, situato poco al disotto della cima del Monte Tre Croci; qui sono presenti la chiesa di San Maurizio ed il Faro Voltiano
  • CAO (acronimo di Club Alpino Operaio), posto al termine della strada in pavé che da San Maurizio porta al sentiero della Dorsale del Triangolo Lariano; in questa località c'è un piccolo santuario dedicato a Santa Rita
  • Nidrino, centro residenziale ad ovest del centro storico, sviluppatosi soprattutto negli anni Settanta, in cui si trova il centro sportivo comunale
  • Piani di Brunate, anch'esso costituito in prevalenza da villette edificate negli anni Settanta sull'altopiano presente al disotto del centro storico; in questa località c'è la caratteristica chiesetta del Sacro Cuore di Gesù
  • Carescione, piccolo nucleo di case posto tra la località Piani ed il tracciato della funicolare
  • Laghetto, situato nella parte orientale del territorio comunale, così chiamato per la presenza in passato di un piccolo lago, che alimentava l'antico lavatoio oggi demolito. Questo invaso venne prima coperto (1939)[4] e poi del tutto prosciugato (1975) per far spazio ad un parcheggio[44]. Nei pressi c'è la stazione dei Carabinieri.

Economia[modifier | modifier le code]

Agricoltura e silvicoltura[modifier | modifier le code]

L'agricoltura e la silvicoltura in passato hanno rivestito una grande importanza per l'economia brunatese: le coltivazioni si trovavano in località Laghetto ed erano disposte su terrazzamenti artificiali; venivano coltivate tutte le specie di ortaggi ad eccezione delle patate, che non si adattavano alla tipologia del terreno[45]. In particolare Brunate era rinomata in tutto il territorio lariano per la coltivazione delle cipolle[46]. A Brunate inoltre venivano coltivati i castagni da frutto[47].
A partire dagli anni della Seconda guerra mondiale le coltivazioni di ortaggi e di castagni sono state del tutto abbandonate: in particolare, i terrazzamenti sono oggi ricoperti da robinie[48].

Artigianato[modifier | modifier le code]

Tra i secoli XVII e XIX Brunate era nota per la produzione artigianale di strumenti di fisica, in particolare di barometri e termometri. Questi artigiani, chiamati baromèta, erano particolarmente rinomati non solo nel circondario, ma anche in tutta Europa, tanto che numerosi baromèta lasciarono definitivamente Brunate per stabilirsi soprattutto in Francia, ove trovarono condizioni favorevoli per gestire i loro affari[49][50].
Inoltre, grazie alla presenza di fitti boschi, a Brunate era fiorente l'artigianato del legno: dal castagno si ricavavano i serramenti, dal frassino i mobili e dall'olmo (essenza oggi scomparsa dai boschi di Brunate) i ceppi per i macellai[45].
Oggi, scomparsi quasi del tutto i falegnami, le imprese artigiane sono presenti nel settore dell'edilizia.

Industria[modifier | modifier le code]

L'industria nel senso di esistenza di fabbriche e simili non è mai esistita a Brunate. Erano invece presenti sul territorio una cava di sabbia (chiamata Cassinella), una di pietre (da cui si ricavavano i sassi per i terrazzamenti) ed una d'argilla; particolarmente attiva quest'ultima, da cui si estraeva il materiale per la produzione delle coppe dei tetti delle case di Brunate. Anche questo tipo di attività è venuta a cessare negli anni della Seconda guerra mondiale[48].

Turismo[modifier | modifier le code]

In generale[modifier | modifier le code]

Nonostante la crisi del secondo Dopoguerra, che ha pesantemente ridimensionato il flusso turistico, l'economia di Brunate è basata essenzialmente sul turismo, meno elitario e più di massa rispetto al passato. I grandi alberghi sorti all'inizio del Novecento (Grand Hotel Milano, Grand Hotel Brunate, La Lucciola, Alla Mirandola, Miramonti e Paradiso, solo per citare i più rinomati) hanno lasciato spazio[51] a piccole strutture ricettive a conduzione familiare, ma soprattutto ai Bed & Breakfast, frequentati per la maggior parte da turisti stranieri (per la maggior parte provenienti dal Giappone, dagli Stati Uniti e dai Paesi Bassi) ed a trattorie che servono i piatti tipici del luogo (brasato, selvaggina e polenta).

Le camminate[modifier | modifier le code]

Altra caratteristica che rende Brunate un'importante località turistica è quella di essere un punto di partenza per numerose camminate che interessano il Triangolo Lariano. In particolare si segnalano tre percorsi, molto battuti dagli appassionati di trekking.

Strada Regia[modifier | modifier le code]
Pietra Pendula

La "Strada Regia"[52] è un percorso inaugurato nel 2006 dopo interventi di ripristino e di messa in sicurezza; parte nei pressi del Centro Sportivo Comunale del Nidrino e permette di raggiungere Bellagio camminando su sentieri a mezza costa. Tale percorso, che un tempo fungeva da mulattiera di collegamento tra i paesi della sponda orientale del Lago di Como prima della realizzazione della nuova strada carrozzabile, permette di scoprire monumenti naturali come i massi erratici (in particolare, con piccole varianti dal percorso, la Pietra Nairola, il Sasso del Lupo e la Pietra Pendula) ed i massi avello (sepolcri di epoca barbarica scavati nei massi erratici) e paesini caratteristici

Dorsale del Triangolo Lariano[modifier | modifier le code]
Cappella sul
Palanzone
{{vedi anche|Dorsale del Triangolo Lariano}}

Questo percorso permette di raggiungere Bellagio camminando sul sentiero che percorre la cresta del Triangolo Lariano, sfiorando i monti Boletto, Bolettone, Palanzone e San Primo. Tale tracciato, percorribile anche in mountain bike, offre agli escursionisti spettacolari panorami sul Lago di Como e sulle zone circostanti

Brunate - Como - Torno [modifica]

Il percorso inizia vicino alla fermata della funicolare. Lungo la strada si possono ammirare le sontuose ville Liberty. Proseguendo lungo via Nidrino, la strada si biforca sulla sinistra, si raggiunge il campo sportivo, s'inizia il sentiero nel bosco che, a tratti, lascia intravvedere tra la ricca vegetazione, bei panorami del lago. Lungo il sentiero, vi è un enorme monolito di granito ghiandone proveniente dalla Val Masino. La leggenda dice che sotto, nella caverna, viveva un lupo terribile che rapiva i bambini cattivi.

Dopo due ore circa si raggiunge l'abitato di Montepiatto con l'antica chiesetta, dedicata a S. Elisabetta, in una splendida posizione panoramica, poco distante appare l'imponente Pietra Pendula, un enorme fungo in precario equilibrio che si staglia nel bosco. Proseguendo verso nord, si percorre una strada in discesa che conduce a Piazzaga e percorrendo una bella mulattiera acciottolata che attraversa antichi terrazzamenti coltivati si scende a Torno. Percorso facile che permette di scoprire monumenti naturali come i massi erratici (in particolare, la Pietra Nairola, il Sasso del Lupo) ed i massi avello (sepolcri di epoca barbarica scavati nei massi erratici).

Infrastrutture e trasporti[modifier | modifier le code]

Strade[modifier | modifier le code]

Per la particolare configurazione del luogo in cui sorge Brunate, questa è collegata agli altri centri abitati della Provincia da due strade carrozzabili molto strette e tortuose:

Sempre a causa della larghezza ridotta delle strade comunali, l'ordinanza sindacale n. 1100 del 18 febbraio 2008, in vigore dal 1º marzo 2008, vieta l'accesso sul territorio comunale dalle 7 alle 20 delle autovetture più larghe di 184 centimetri e con ruote dal diametro superiore ai 730 millimetri.

Impianti a fune[modifier | modifier le code]

{{Vedi anche|Funicolare Como-Brunate}}

La Funicolare Como-Brunate è stata inaugurata l'11 novembre 1894, ha inizio a Como in piazza A. De Gasperi ed arriva a Brunate in piazza A. Bonacossa.
Questo pittoresco mezzo di trasporto, che tra l'altro costituisce l'unica linea extraurbana che interessa il paese, compie il tragitto Como-Brunate in 7 minuti, superando un dislivello di circa 500 metri con pendenza massima del 55%.
Di fronte alla stazione d'arrivo si può vedere da un'ampia vetrata l'imponente sala macchine che permette il funzionamento della Funicolare stessa.

Mobilità urbana[modifier | modifier le code]

L'unico mezzo di trasporto urbano di Brunate è il bus Brunate-CAO. Esso collega la stazione della Funicolare stessa, sita in piazza A. Bonacossa, con il parcheggio della località CAO, punto di partenza del sentiero della Dorsale del Triangolo Lariano. Questa linea funziona solo nei giorni festivi, tranne che d'estate, quando il servizio è giornaliero[53].

Amministrazione[modifier | modifier le code]

Amministrazioni comunali precedenti (dal 1860)[modifier | modifier le code]

La tabella seguente elenca i nomi dei sindaci che dal [[1860]] si sono susseguiti alla guida del Comune.<ref>{{Cita|Casnati 1994||cbd}}</ref>
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1860]]
|[[1866]]
|Giovanni Monti
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1866]]
|[[1872]]
|Francesco Monti
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1872]]
|[[1884]]
|Antonio Monti
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1884]]
|[[1884]]
|Giuseppe Pedraglio
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1884]]
|[[1915]]
|Antonio Baserga
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1915]]
|[[1926]]
|Angelo Zannini
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1926]]
|[[1927]]
|Eugenio Levati
|
|[[Commissario prefettizio]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1927]]
|[[1927]]
|Candido Luciano Marchini
|
|[[Commissario prefettizio]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1927]]
|[[1930]]
|Federico Lo Monaco
|
|[[Commissario prefettizio]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1930]]
|[[1940]]
|Giuseppe Grippa
|
|[[Podestà]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1940]]
|[[1943]]
|Luigi Aliverti
|
|[[Commissario prefettizio]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1943]]
|[[1943]]
|Gabriele Giussani
|
|[[Commissario prefettizio]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1943]]
|[[1947]]
|---
|
||Frazione di Como
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1947]]
|[[1948]]
|Giuseppe Russo
|
|[[Commissario prefettizio]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1948]]
|[[1949]]
|Enrico Ghezzi
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1949]]
|[[1952]]
|Luigi Silo
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1952]]
|[[1959]]
|Gabriele Giussani
|San Maurizio a cavallo
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1959]]
|[[1960]]
|Camillo Bianchi Fetuccia
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1960]]
|[[1963]]
|Carlo Fontana
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1963]]
|[[1964]]
|Antonio Noseda
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1964]]
|[[1970]]
|Camillo Bianchi Fetuccia
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1970]]
|[[1975]]
|Socrate Meconcelli
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1975]]
|[[1984]]
|Giovanni Bernasconi
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1984]]
|[[1995]]
|Angelo Doneda
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1995]]
|[[1999]]
|Francesco Bianchi Fetuccia
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1999]]
|[[2009]]
|Darko Pandakovic
|Viviamo Brunate
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2009]]
|in carica
|Davide Bodini
|Risorsa Brunate
|[[Sindaco]]|
}}
{{-}}{{-}}

Sport[modifier | modifier le code]

Il centro sportivo comunale del Nidrino, dopo i recenti lavori di ristrutturazione ed ampliamento[54], comprende un campo di calcio ad 11, una palestra, un campo da tennis, una struttura coperta polivalente ed un padiglione bar-ristorante[55].
La locale squadra di calcio, l'Associazione Sportiva Dilettantistica Brunatese, milita nei campionati giovanili organizzati dalla F.I.G.C con i pulcini e gli esordienti, nei campionati amatoriali organizzati dal C.S.I.[56].

Galleria fotografica[modifier | modifier le code]

Note[modifier | modifier le code]

  1. {{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|pagine = p. 103}}
  2. Dato aggiornato al 31 dicembre 2011; fonte: Ufficio Anagrafe
  3. « Pandakovic/Viganò »
  4. a et b « Casnati 1994 »
  5. « Pandakovic/Viganò »
  6. . Ceci peut faire penser que l'étymologie du nom "Brunate" aurait des origines celtiques (voir le chapitre étymologie)
  7. . Durante gli scavi a Brunate per la costruzione di una cantina in pieno centro storico (giugno 1895) e di una villa in via Pissarottino (3 febbraio 1909) sono stati ritrovati reperti che fanno pensare ad un insediamento di tribù celtiche fin dal VI secolo a.C. Da qui la possibile origine celtica del toponimo "Brunate"; si veda a tal proposito la sezione "Toponimo"
  8. Nel centro storico furono rinvenute due fibule, due anelli a globetti, un braccialetto, un ciondolo ed un pezzo di catenella; in via Pissarottino sono stati ritrovati un'urna cineraria, ciotole e bicchieri in terracotta, una fibula in bronzo, due anelli di bronzo ed una perla d'ambra forata; E. Casnati, Brunate, pp. 34-36
  9. La Lombardia paese per paese, p. 505
  10. a et b E. Casnati, Brunate, pp. 81-82
  11. L'ultimo atto di Stato Civile di Brunate come Comune autonomo fu un atto di nascita datato 12 agosto 1943, mentre il primo atto dopo la ricostituzione del Comune fu un atto di morte del 26 novembre 1947; fonte: Ufficio dello Stato Civile
  12. Testo e firme della petizione popolare sono conservate nell'archivio comunale
  13. Ordinanza n. 1100 del 18 febbraio 2008
  14. E. Casnati, Brunate, p. 33
  15. On peut y voir aussi une autre parole celte Brig, signifiant "hauteur", d'autres villes pourraient avoir elles aussi cette étymologie puisqu'à l’origine ce sont des villes qui tout comme Brunate étaient situées en hauteur : Brescia ou Breno (dans la province de Brescia, ou encore un quartier dans la ville de Lugano en Suisse.
  16. a et b « Casnati 1994 »
  17. Copia di tale decreto è conservato negli archivi comunali
  18. Il decreto parla di "trinciato ad una banda arcuata d'azzurro caricata da tre stelle d'oro; il 1° di rosso al sole d'oro; il 2° d'argento a tre monti di verde - quello centrale cimato da tre croci di nero poste a ventaglio - uscenti da un lago al naturale. Ornamenti esteriori da Comune"
  19. La première pierre fut posée le 30 avril 1914 était présent pour cet évènement l'archevêque de Côme Alfonso Archi
  20. a b et c « Casnati 1994 »
  21. E. Casnati, Brunate, pp. 40-44
  22. E. Casnati, Brunate, p. 61
  23. Le mot "castello" est ici utilisé non dans le sens de "château médiéval", mais de castrum, qui signifie littéralement "camp romain" et qui fait donc penser à un édifice entouré d'enceintes et qui est donc résistant aux attaques
  24. T.C.I., Dentro l'Italia, p. 150
  25. T.C.I., Dentro l'Italia, p. 151
  26. Voir : C. De Carli, Brunate tra Eclettismo e Liberty
  27. Voir la section "Histoire"
  28. La commune est passée d'une moyenne de 10 naissances dans les années 30 à une moyenne de 22 juste après la guerre ; source : "Ufficio dello Stato Civile" (Bureau de l'état civil)
  29. en analysant les archives de la commune, on constate que les migrants étaient pour la plupart serveurs, cuisiniers, maçons : ceci montre l'importance de l'activité touristique de la ville, qui cherchait l'essor économique de la ville par le développement des structures d'hébergements et la construction de nouvelles maisons pour les vacances
  30. {{cita libro|autore=Glauco Sanga|titolo=Dialettologia lombarda|editore=Università di Pavia|città=Pavia|anno=1984|lingua=italiano}}
  31. La relativa convenzione è stata approvata con deliberazione del Consiglio Comunale n. 42 del 28 novembre 2001
  32. Il servizio micronido è stato reso operativo con deliberazioni del Consiglio Comunale n. 36 del 4 agosto 2003 e n. 46 del 2 ottobre 2003
  33. La prima convenzione è stata approvata con deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del 25 novembre 1995
  34. Tale intervento economico viene deliberato dal Consiglio Comunale nell'ambito del "Piano per il diritto allo studio", di regola nel corso dei Consigli Comunali che si tengono alla fine di settembre di ciascun anno; fonte: archivio comunale
  35. M. Pedraglio, Brunate e i suoi itinerari, p.60
  36. Si tratta della "Villa Pirotta", di cui si fa accenno nella sezione sulle ville liberty
  37. Lapide murata nella stazione della Funicolare di Como
  38. Questa data è riportata sull'atto di morte del poeta, il cui nome all'epoca fu traslitterato in Pentcho Slaveïcoff dall'alfabeto cirillico
  39. Opera dello scultore bulgaro Valentin Startchev, in bronzo su stele di granito
  40. In occasione della cosiddetta "Festa italo-bulgara", i rappresentanti del Consolato milanese del Paese balcanico giungono a Brunate per commemorare la morte del poeta; tale festa si tiene la domenica più prossima al 10 giugno
  41. E. Casnati, "Pro Brunate" in centenario, pp. 43, 48-49
  42. Fonte: archivio Associazione Appuntamenti Musicali
  43. Nel 2011 la fiaccolata è partita dalla chiesa di Sant'Andrea di Casanova di Lenno; fonte: programma della manifestazione "Festa di Sant'Andrea 2011"
  44. « Casnati 1994 »
  45. a et b « Pandakovic/Viganò »
  46. Da qui l'appellativo scigulatt ("venditori di cipolle" nel dialetto locale) dato agli abitanti di Brunate; Appellativi dialettali degli abitanti del Lecchese e della Brianza, p. 10
  47. « Pandakovic/Viganò »
  48. a et b « Pandakovic/Viganò »
  49. E. Casnati, Brunate, pp. 73-74
  50. Per approfondimenti: M. Pedraglio, Sulle tracce dei baromèta di Brunate e del Lago di Como: il Lario in cammino verso l'Europa
  51. Nel 1958 a Brunate si contavano 15 tra alberghi e pensioni (« Casnati 1994 »); oggi ci sono 4 alberghi e 2 bed & breakfast
  52. Per approfondimenti: A. Marcarini, La Strada Regia
  53. Fonte: www.trasporti.regione.lombardia.it
  54. Il nuovo centro sportivo è stato presentato il 13 dicembre 2008; Foglio Comune - Notizie dall'Amministrazione Comunale di Brunate del 20 novembre 2008, p. 1
  55. Deliberazioni della Giunta Comunale nn. 31, 32 e 33 del 29 marzo 2006; Foglio Comune - Notizie dall'Amministrazione Comunale di Brunate del 20 luglio 2006, pp. 1-2
  56. Sito ufficiale www.asdbrunatese.it

Bibliografia[modifier | modifier le code]

  • Ercole Casnati, Brunate, Como, 1967
  • Cecilia De Carli, Brunate tra Eclettismo e Liberty, Brunate, 1985
  • AA.VV., La Lombardia paese per paese, vol. 2, Firenze, 1991
  • {{cita libro|cognome= Casnati |nome= Ercole |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo= Brunate dentro |dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data= |anno= 1994 |mese= |editore= |città= Brunate |lingua= |id= |doi = |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione = |cid= cbd}}
  • Ercole Casnati, "Pro Brunate" in centenario, Brunate, 1995
  • AA.VV., Appellativi dialettali degli abitanti del Lecchese e della Brianza, Lecco, 1995
  • Marco Pedraglio, Brunate e i suoi itinerari, Brunate, 1999
  • Comunità Montana Triangolo Lariano (a cura della), Guida alla scoperta del Triangolo Lariano, Canzo, 2004
  • {{cita libro|cognome= Pandakovic |nome= Darko |wkautore= |coautori= Martina Viganò |curatore= |altri= |titolo= Il bosco insegna |dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data= |anno= 2004 |mese= |editore= |città= Milano |lingua= |id= |doi = |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione = |cid=Panda}}
  • Touring Club Italiano (a cura del), Dentro l'Italia. Piccole città, borghi e villaggi, vol. 1 - Nord, Milano, 2006
  • Marco Pedraglio, Sulle tracce dei baromèta di Brunate e del Lago di Como: il Lario in cammino verso l'Europa, Brunate, 2007
  • Albano Marcarini, La Strada Regia, Sondrio, 2007

Voci correlate[modifier | modifier le code]

== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Brunate}}

== Collegamenti esterni ==
* [http://www.comune.brunate.co.it Sito istituzionale del Comune di Brunate]
* [http://www.probrunate.it Sito della Pro Brunate, principale associazione brunatese organizzatrice di eventi]

[[it:Brunate]]
[[fr:Brunate]]